“Parlare più del ragazzo bendato che del nostro carabiniere ucciso significa buttarla in caciara“. Nel giorno dei funerali di Mario Cerciello Rega a Somma Vesuviana, il vicepremier Luigi Di Maio torna sulle polemiche relative alla foto Christian Natale Hjorth bendato, nella caserma di via in Selci, durante l’interrogatorio di venerdì. Anche perché l’immagine sta facendo il giro del mondo è ha mosso “con cautela” anche il dipartimento di Stato degli Usa. Secondo il capo politico del M5S, “quella foto non è bella, sicuramente ha fatto bene l’Arma dei Carabinieri a trasferire i militari che avevano compiuto quest’atto. Però non voglio che la si butti in caciara: abbiamo un nostro servitore dello Stato ammazzato con undici coltellate”.

L’episodio, minimizzato dall’altro vicepremier, Matteo Salvini, è stato commentato anche dal premier Giuseppe Conte. “Non c’è nessun dubbio che la vittima di questa tragedia sia il nostro carabiniere, il nostro Mario. Invito tutti a considerare, tuttavia, che bene ha fatto l’Arma a individuare il responsabile di questo improprio trattamento e a disporre il suo immediato trasferimento”, provvedimento già disposto dai vertici dell’Arma. Il presidente del Consiglio ha poi chiarito: “Riservare quel trattamento a una persona privata della libertà non risponde ai nostri principi e valori giuridici, anzi configura gli estremi di un reato o, forse, di due reati. Parimenti censurabile è il comportamento di chi ha diffuso la foto via social in spregio delle più elementari regole sulla tutela della privacy”.

Al dipartimento di Stato Usa si è scelto di procedere con “cautela”. Secondo l’Adnkronos, Washington per ora ha scelto la “linea del silenzio“, che potrà essere eventualmente interrotto per esprimere cordoglio per la morte del giovane carabiniere. Un intervento di peso sulla vicenda, in questo momento, “non è ritenuto strategico”. L’immagine “avrebbe avuto più impatto sui media Usa che sui vertici del dipartimento di Stato”. Per il momento, a Washington, si preferisce “aspettare di capire” come evolverà la vicenda, anche dal punto di vista processuale. Secondo le fonti interpellate, appare poco praticabile anche la strada dell’estradizione, evocata da alcuni media. La parola d’ordine, in questo momento, è una sola: “cautela“.

Intanto, dopo l’omaggio di Roma al carabiniere ucciso e la camera ardente aperta ieri a Somma Vesuviana, alle 12 saranno celebrati i funerali nella chiesa di Santa Croce di Santa Maria del Corso, nel comune in provincia di Napoli. Esequie che si annunciano partecipatissime, con oltre 400 persone che hanno affollato i banchi della chiesa già un’ora e mezza prima dell’inizio della funzione religiosa. Il picchetto di onore dei carabinieri, in alta uniforme, renderà gli onori a Cerciello Rega. La cerimonia funebre sarà officiata dall’Ordinario militare Mons. Santo Marcianò. Sono presenti anche i componenti dell’associazione cavalieri di Malta della quale Cerciello Rega faceva parte per svolgere attività di volontariato.

L'articolo Carabiniere ucciso a Roma, folla ai funerali. Di Maio sulla foto del ragazzo bendato: “La vittima è Mario, non buttiamola in caciara” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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