Quando è morto in ospedale, il corpo del piccolo Leonardo, di due anni, era “martoriato con lesioni multiple”. Per questo il procuratore Marilinda Mineccia ha disposto il fermo per la madre, Gaia Russo, e il compagno Nicholas Musi. L’accusa nei loro confronti è di omicidio volontario pluriaggravato. Il questore di Novara, Rosanna Lavezzaro, ha dichiarato che si tratta di “un omicidio avvenuto in un quadro di maltrattamenti pregressi”.

A provocare la morte del bambino, secondo l’autopsia, è stato un violento colpo all’addome, che ha portato a una grave emorragia al fegato e al decesso in meno di mezz’ora. Sul corpo, il medico legale ha riscontrato ecchimosi e lesioni che risalirebbero alla mattina stessa della morte. Diverse ferite sono state trovate sul capo, sul torace, sulla schiena, e persino sui genitali.

Leonardo, deceduto il 24 maggio, era stato portato all’ospedale Maggiore di Novara dopo che i genitori avevano chiamato l’ambulanza. Interrogati, avevano parlato di una caduta dal lettino, ma la versione non aveva convinto gli inquirenti, che avevano deciso di aspettare l’autopsia. Gli esami hanno confermato che le lesioni erano incompatibili con l’ipotesi di un incidente domestico. Ora, l’uomo si trova nel carcere di Novara mentre la donna, incinta, è ai domiciliari. Nella notte, il loro nome era già stato iscritto nel registro degli indagati.

L'articolo Novara, bambino di due anni morto in casa: fermati padre e madre. “Corpo martoriato e maltrattamenti pregressi” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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