Il coro è unanime: “Dimissioni”. Roberto Garofoli, capo di gabinetto del Mef accusato di essere l’autore della norma pro Croce Rossa introdotta all’insaputa del governo nel dl Fiscale, deve fare un passo indietro. La richiesta arriva da diversi esponenti del M5s, dopo la rivelazione pubblicata dal Fatto: Garofoli aveva ottenuto a buon prezzo proprio dalla Croce Rossa un immobile a Molfetta che per nove anni aveva inutilmente preteso a suon di carte bollate e lo aveva trasformato in un B&b di lusso.
“Ci hanno dato degli incompetenti e dei complottisti, ci hanno detto che non esisteva alcuna manina: il classico atteggiamento della vecchia politica quando deve coprire le proprie magagne e quelle dei suoi amici – attacca Francesco Silvestri, portavoce grillino in commissione Affari costituzionali della Camera – Ora però, grazie a un’inchiesta giornalistica, si viene a scoprire che il capo di gabinetto del MEF, Roberto Garofoli, aveva più di un legame con la Croce Rossa e gli scambi di favore tra il ministero e l’associazione sembrerebbero essere una prassi consolidata”. “Se davvero fosse così – prosegue Silvestri – quei soldi infilati di straforo nel dl fiscale che sarebbero stati tolti indebitamente dalle tasche dei cittadini per finanziare un ente in liquidazione, assumerebbero tutto un altro significato. È un fatto di una gravità inaudita: Garofoli chiarisca subito o lasci immediatamente il suo incarico”.
“Ci aspettiamo a questo punto delle spiegazioni esaustive da Garofoli sui fatti emersi – fa eco Luca Carabetta, vicepresidente della Commissione Attività produttive – parliamo di soldi pubblici, che il tecnico del Mef avrebbe provato a usare per finanziare un ente privato. In tal caso sarebbe un fatto gravissimo, su cui non abbiamo alcuna intenzione di passare sopra. Se tutto questo dovesse essere confermato, l’unica soluzione saranno le sue dimissioni”. La stessa richiesta avanzata da Marialuisa Faro, capogruppo Movimento 5 Stelle della Commissione Bilancio della Camera, ed Elio Lannutti, membro della Commissione Finanze.
Sull’altro versante della barricata finora il solo Giuseppe Guzzetti, che in occasione della 94esima giornata del Risparmio ha espresso “un sincero apprezzamento per i dirigenti del MEF con i quali abbiamo rapporti continuativi in ragione delle loro funzioni di vigilanza sulle Fondazioni; mi riferisco al dottor Alessandro Rivera, nominato di recente Direttore Generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, e al professor Roberto Garofoli – ha specificato il presidente dell’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio – mi sono indignato quando ho letto infondati giudizi su queste stimate persone, competenti e capaci, servitori dello Stato, nel senso più alto di questa affermazione, che sono ripagati del loro impegno con inaccettabili insinuazioni”.
L'articolo Dl Fiscale, Silvestri (M5s): “Scambi con la Croce Rossa, Garofoli chiarisca o lasci” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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