Il traffico di essere umani avveniva tra la Sicilia e la Germania, il Kosovo e la Macedonia, tramite contatti con Cosa Nostra e il gruppo paramilitare albanese ‘Nuovo Uck‘, legato ad ambienti jihadisti. Una rete criminale che gestiva il passaggio dei migranti sulla rotta balcanica, ma anche la vendita di armi, è stata scoperta dalle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale di Palermo. I Carabinieri hanno fermato, su disposizione della Dda, 17 persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere transnazionale finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, al traffico di armi da guerra e al riciclaggio di diamanti, oro e denaro contante.
Attraverso l’Italia, decine di persone, grazie alla banda, hanno cercato di raggiungere la Svizzera e il nord Europa. La struttura criminale, che faceva capo ad indagati residenti a Palermo, ha sviluppato la sua operatività anche nelle provincie di Sondrio, Como, Pordenone e Siena, oltre che in Svizzera, Germania, Macedonia e Kosovo. I contatti tra esponenti di Cosa Nostra e i trafficanti di esseri umani fermati all’alba di oggi sono stati documentati dai Carabinieri del Comando provinciale di Palermo, guidati dal colonnello Antonio Di Stasio. Sono in corso numerose perquisizioni in tutta Italia.
L'articolo Palermo, traffico di migranti e armi dai Balcani: fermate 17 persone. Contatti con Cosa Nostra e paramilitari albanesi proviene da Il Fatto Quotidiano.
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