Il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer ha detto ai vertici della sua Csu, riuniti a Monaco, di non essere soddisfatto dei risultati ottenuti da Angela Merkel al summit Ue di giovedì e venerdì per quando riguarda i migranti. Secondo quanto riferiscono fonti della Dpa, nella riunione il leader Csu ha affermato che né le proposte contenute nel comunicato finale né gli accordi bilaterali fatti dalla cancelliera risulterebbero efficaci quanto il respingimento unilaterale da parte della Germania dei migranti già registrati in altri Paesi. Seehofer aveva dato tempo fino ad oggi alla Merkel per presentare un piano, minacciando altrimenti di avviare in modo unilaterale i respingimenti. A questo punto la Csu potrebbe decidere la rottura, dopo quasi 70 anni di alleanza, dalla Cdu della cancelliera.
Per salvare la Grosse Koalition e il suo futuro di cancelliera, Merkel sabato ha teso una mano all’alleato indirizzando a Csu ed Spd una lettera di otto pagine dal titolo Più ordine e controllo nella politica migratoria. Due le novità principali: in primo luogo, accordi stretti con 14 Stati Ue per velocizzare i respingimenti dei migranti che arrivino in Germania dopo essersi già registrati in altri Paesi. Poi l’intenzione di allestire cosiddetti ‘centri-ancora’ in cui mandare i richiedenti asilo registrati altrove. Sugli accordi con 14 Paesi Ue, intese bilaterali amministrative che dovrebbero rendere più facile l’applicazione della procedura prevista dal sistema di Dublino, sono però arrivate domenica le smentite di Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia.
“Non c’è nessun nuovo accordo per l’accoglienza di richiedenti asilo provenienti da altri Paesi dell’Unione europea. La Polonia porta avanti una politica di asilo molto rigida e non la cambieremo”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri polacco, Artur Lompart. “Lo confermiamo proprio come la Repubblica Ceca e l’Ungheria”. “Questa notizia allarmante è un’assurdità“, ha detto il primo ministro ceco, Anderj Babis; mentre il portavoce del governo ungherese garantisce che “un accordo del genere non è stato raggiunto”. Merkel, in un’intervista alla Zdf che va in onda domenica sera, si è detta dispiaciuta degli equivoci. “Non abbiamo ultimato accordi, si tratta di colloqui”, ha detto secondo un’anticipazione che si legge sulla Bild. L’agenzia di stampa tedesca Dpa, che ha preso visione della lettera, citava Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Belgio, Francia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Lituania, Lettonia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo e Svezia. Assenti dunque sia l’Italia, sia l’Austria, che dal 1° luglio assumerà la presidenza di turno dell’Ue.
Quanto ai ‘centri-ancora’, vi verrebbero ospitati i richiedenti asilo i cui casi non rientrino negli accordi bilaterali e che abbiano provato a bypassare i controlli ufficiali di confine. E sarebbe previsto l’obbligo di residenza, dunque senza alcuna distribuzione nei Comuni.
L'articolo Germania, ministro dell’Interno Seehofer (Csu) boccia l’intesa raggiunta da Merkel in Ue sui migranti. Governo a rischio proviene da Il Fatto Quotidiano.
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