Atac, si farà il concordato preventivo per salvare l’azienda dal fallimento. Sindacati minacciano: “Verso sciopero”

Il cda di Atac ha ufficializzato e “ha individuato nella procedura di concordato preventivo in continuità la migliore soluzione alla crisi della società deliberando l’immediata comunicazione all’azionista e convocazione dell’assemblea dei soci per le decisioni di competenza”. E’ quanto comunica l’azienda, confermando quanto riportato da IlFattoQuotidiano.it il 9 agosto. Il concordato preventivo, un accordo con i creditori sotto l’egida del tribunale, è la linea che si andava già delineando per salvare l’azienda capitolina.

“Oggi abbiamo compiuto il primo passo concreto per il risanamento e rilancio della Società”, commenta il presidente e ad della partecipata capitolina dei trasporti Paolo Simioni. Nella nota aziendale si spiega che il consiglio di amministrazione “ha affidato l’incarico di Advisor Finanziario e Industriale alla società Ernst & Young, di supporto alla procedura di soluzione della crisi”.

“Atac deve rimanere pubblica. Atac deve rimanere di noi tutti – ha commentato su Facebook Virginia Raggi – Si avvia un percorso di rinnovamento totale dell’azienda di trasporti di Roma con un obiettivo chiaro: migliorare le linee, rinnovare la flotta degli autobus, la metropolitana; ridurre i tempi d’attesa; dare ai cittadini i servizi che meritano; tutelare i dipendenti onesti”. “Insomma – prosegue la sindaca di Roma – parte la rivoluzione che trasforma la più grande società pubblica di trasporti d’Europa in una azienda efficiente. Iniziamo un percorso che si chiama ‘concordato preventivo’ e che stiamo studiando dallo scorso anno: chiediamo ai creditori dell’azienda di realizzare insieme un piano di risanamento e rilancio”.

“Il 7 settembre in concomitanza con il consiglio straordinario su Atac ci sarà un presidio sotto il Campidoglio dei dipendenti della municipalizzata promosso da Cgil ma a cui aderiranno anche gli altri sindacati”, annunciava in mattinata il segretario generale della Filt Cgil Roma e Lazio Eugenio Stanziale, definendo il concordato “un salto nel vuoto che metterebbe a rischio l’azienda e gli stipendi dei lavori. Per lo stesso motivo, visto che non è stato ancora accordato un incontro con il management e la proprietà, con Cisl e Uil abbiamo già avviato la procedura per uno sciopero in Atac. In queste condizioni e con queste incertezze si prefigura un autunno caldo“.

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